Chi Siamo

IL CENTRO ASTALLI

Il Centro Astalli Catania ha iniziato la sua attività nel 1999 e fa parte del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati (JRS).
La missione del Centro Astalli è servire, difendere, accompagnare i rifugiati e gli sfollati di tutto il mondo e accogliere tutti gli immigrati che bussano in Via Tezzano 71, dando loro orientamento e aiuto nel difficilissimo percorso di integrazione.
L’associazione fa parte del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione istituito presso la Prefettura di Catania ed è presente in diversi tavoli di coordinamento per i vari settori in cui opera, collaborando attivamente con tutte le altre attività di accoglienza del territorio.

Fa parte anche della “Rete del Rifugiato” che raggruppa e coordina tutte le associazioni sul territorio che si occupano di migranti.

Consente un servizio di ricezione POSTA a tutti i migranti senza fissa dimora.

JESUIT REFUGEE SERVICE

Il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati è un’organizzazione cattolica internazionale, attiva in più di 40 nazioni, la cui missione è accompagnare, servire e difendere i diritti dei  rifugiati e degli sfollati.

La missione assegnata al JRS include tutti coloro che sono lontani dalle proprie case a causa di conflitti, tragedie umanitarie o violazioni dei diritti umani, secondo la dottrina sociale della Chiesa che utilizza l’espressione “rifugiati de facto” includendovi molte categorie di persone in situazioni simili. Il JRS si incarica di servizi a livello nazionale e regionale con il sostegno di un ufficio internazionale a Roma.

Con la priorità di lavorare ovunque i bisogni degli sfollati siano urgenti e trascurati da altri, il JRS offre un servizio umano e pastorale ai rifugiati e alle comunità che li ospitano attraverso una vasta gamma di attività di reintegrazione e di assistenza.

servizi – tra i quali progetti di cura pastorale, istruzione per bambini e adulti, servizi sociali e di consulenza e assistenza sanitaria – sono pensati per rispondere alle necessità locali tenendo conto delle risorse disponibili.

Lo scopo del JRS è intimamente legato alla missione della Compagnia di Gesù (gesuiti), ovvero promuovere la giustizia del Regno di Dio, in dialogo con altre culture e religioni. Il JRS è stato fondato nel 1980 da P. Pedro Arrupe SJ, l’allora Superiore Generale della Compagnia di Gesù, come risposta pratica e spirituale alla sofferenza dei rifugiati del tempo. Considerata l’aumentata incidenza delle migrazioni forzate durante gli anni ’80 e ’90, la Compagnia ha più volte riaffermato il proprio impegno per i rifugiati.

JESUIT SOCIAL NETWORK

Il Jesuit Social Network Italia Onlus è una rete nazionale che dal 2004 riunisce 39 realtà che operano nel campo sociale. Presente in 16 Regioni e in 29 Province italiane svolge la sua attività in diversi luoghi e settori di bisogno e di emergenza sociale. Da Trento a Palermo, il JSN accompagna le persone in situazione di disagio socia le cercando di elaborare con loro percorsi personalizzati: rifugiati, persone senza dimora o con dipendenze, minori a rischio, famiglie monoparentali, anziani soli, persone disabili , carcerati. Un’attenzione particolare è data alla formazione dei propri operatori e volontari

Il lavoro sul campo è accompagnato da un’attività di ricerca e di riflessione sui temi sociali attraverso tre centri culturali. In questo modo il lavoro di accompagnamento delle persone, quello di ricerca sui cambiamenti sociali in atto e di partecipazione al dibattito culturale possono generare processi virtuosi.

La dimensione della cooperazione allo sviluppo nei paesi del Sud del Mondo completa il tentativo di rispondere anche sul piano internazionale alle situazioni di bisogno.

La rete che trova nel legame con la Compagnia di Gesù e con la sua spiritualità un elemento di unione e di ispirazione.

  • Spazio di incontro fra chi è escluso e emarginato, chi opera direttamente sul campo, chi riflette sui fenomeni sociali e. Lavorare a favore e a fianco dei poveri significa stabilire dei legami, accettando di lasciarsi interpellare dalla loro condizione e decidendo di entrare in relazione con loro, accompagnandoli.
  • Luogo di solidarietà, i poveri e gli emarginati sono «soggetti» protagonisti del loro cambiamento e non «oggetti» di assistenza, favorendo la riappropriazione della dignità e del valore, della autonomia e della responsabilità della persona, promuovendo una rinnovata progettazione.
  • Impegno al cambiamento che scaturisce dalla relazione con il povero e che apre ad un cambiamento personale e sociale. Lavorare per la giustizia significa anche lavorare per una cultura della giustizia.
  • Tensione al bene comune. La promozione della dignità della persona povera trova la sua piena efficacia quando si realizza come bene comune, cioè quando ricerca soluzioni strutturate, di lunga durata e a carattere universale.

Alcune cifre:

–    50 opere che lavorano nel campo sociale

–    635 personale impiegato

–    Oltre 3.000 volontari + 40 giovani del servizio civile nazionale

–    Oltre 137.000 i destinatari raggiunti dai vari servizi

–    2.250 i soci delle diverse realtà aderenti